tradimenti
Aileen
di Chef74
30.09.2024 |
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"Era una serata dura, ma dura in tutti i sensi ahahah..."
Ciao a tutti e buongiorno, oggi sarò il vostro Virgilio e vi accompagnerò tra i miei ricordi di gioventù.Un ricordo particolare, chiuso in un cassetto aperto da un annuncio letto qualche giorno fa.
All'inizio della mia fulgida carriera, quando ero poco più che un commis, sì è presentata la possibilità più unica che rara di uno stage retribuito in un importante ristorante stellato in Normandia.
Ovviamente non mi sono fatto pregare, ho caricato la macchina e in un paio di giorni ero a destinazione.
L'emozione e la paura dei primi giorni andava via via ad affievolirsi e tutto procedeva alla grande nonostante la lingua... MA!
Ebbene sì amici c'è un ma grande come una casa ed è la mia innata capacità di mettermi nei guai. Un giovane spavaldo e un po' guascone, con quattro soldi in tasca, nel nord della Francia; ha ben pensato di cercare il contatto con una delle clienti più importanti del ristorante.
Aileen, o forse dovrei dire la signora Aileen, era una donna molto più grande di me. Una milfona bionda e prosperosa che aveva superato gli anta ma li portava da dio.
Tette abbondanti, cosce di marmo e culo sodo e prosperoso con fianchi leggermente allargati che mi facevano impazzire.
Ho cominciato segandomi pensando a lei e ho finito che era quasi un ossessione.
Lei mi dava corda e secondo me era ben consapevole di quello che stava succedendo.
La mia occasione si è presentata una sera di luglio quando, in occasione del compleanno di suo marito, il ristorante era riservato solo per loro. Nel briefing lo Chef mi ha assegnato alla griglia esterna proprio su richiesta della signora Aileen.
Dopo l'aperitivo gli invitati hanno cominciato a servirsi nelle varie "isole" create per l'occasione e ho avuto modo di conoscere monsieur Benoit, un ometto simpatico e tozzo che sembrava uscito da un cartone animato ma con un fisico di tutto rispetto e ovviamente il degno marito della mia tettuta ossessione.
Il loro tavolo era proprio in prossimità della griglia e lei era seduta proprio di fronte a me.
Il suo vestito con un doppio spacco che risaliva lungo entrambe le cosce metteva in risalto ora il suo inguine, ora il suo culo ma sempre quegli splendidi fianchi che mi facevano impazzire.
Era una serata dura, ma dura in tutti i sensi ahahah... credo che poche volte ho lavorato così scomodo con l'uccello che spingeva nei pantaloni e lei giocava con me vedendo l'effetto che mi faceva.
Dopo una serie di sguardi e provocazioni, facendo attenzione a non essere visto dai colleghi, ho iniziato ad accarezzarmi il pacco un paio di volte mentre i suoi occhi erano puntati su di me.
Non vedevo l'ora di finire il turno per concedermi la meritata sega da dedicare a lei e al suo corpo formoso e giunonico.
Tra un brindisi e l'altro la necessità di cucinare è venuta meno e il mio lavoro finalmente era finito.
Mentre mi dirigevo al mio alloggio il maitre mi ha gentilmente fatto notare che era richiesta la mia presenza nella suite 18 per un eventuale servizio in camera, ovviamente tutta la serie di parolacce possibili e immaginabili è uscita in italiano dal profondo del mio cuore.
Arrivo alla suite 18 e prendo posizione col rumore della doccia in sottofondo.
Bofonchio qualcosa tra me e me quando la porta della camera si apre ed entra il signor Benoit allegro e sorridente con un sacco di complimenti per il mio lavoro e la riuscita della sua festa.
Voi potete immaginare come mi sentivo in quella situazione? Comunque Benoit si è ficcato in doccia insieme a sua moglie e io sono rimasto come un pirla.
Usciti dalla doccia entrambi in accappatoio hanno comandato un omelette alla marmellata di arance e si sono messi a chiacchierare.
Aileen con i capelli bagnati e l'accappatoio era qualcosa che avrebbe fatto tirare l'uccello di un morto e Benoit era soddisfatto di sua moglie, si vedeva lontano un miglio. Nel servire l'omelette mi sono avvicinato e un intenso profumo di bagnoschiuma mi ha investito come un camion, tra l'altro dall'accappatoio di Aileen sporgeva volutamente un seno.
Bello! Grande e sodo con un areola piccola rispetto alla mammella ma un capezzolo grosso e turgido.
Benoit si è spostato e mi ha fatto spazio tra loro pregando di sedermi.
Tra loro sentivo il calore dei fianchi di Aileen bruciare quasi la mia coscia e, con lo sguardo ebete perso nel seno di Aileen, mi sentivo leggermente a disagio ma Benoit era lanciato a parlare di lavoro, cucina e Italia con lo spirito che solo bretoni e normanni sono capaci di tirare fuori.
Distratto dal fatto di cercare di capire il francese che mi si propinava a nastro mi sono accorto della mano di Aileen solo quando è arrivata vicino al mio uccello... ormai ero in condizioni di eccitamento senza ritorno.
Ho deciso di giocare il tutto per tutto, ho preso la sua mano e l'ho accompagnata sul mio pacco dove è iniziato un lento ( per mia fortuna ) e sensuale massaggio, piano piano Benoit ha smesso di parlare e si è messo a guardare con fare di approvazione. La mia bocca è passata a baciare e succhiare il seno che avevo davanti come fossi un bambino affamato mentre le mie mani non sapevano se strizzare prima le grosse mammelle o gli splendidi fianchi, ormai era una delizia per i miei sensi; la morbidezza della pelle, il sapore dei suoi baci e del suo seno e il profumo del bagno schiuma erano qualcosa di incredibile. A lungo ci siamo studiati con le nostre bocche finché non mi sono accorto che qualcosa non tornava... BENOIT!!! francese maledetto nel frattempo mi ha slacciato i pantaloni e ha preso il posto della delicata mano di sua moglie. La sua tozza mano callosa stava trastullando il mio pisello.
Per un attimo ho avuto una reazione strana e non proprio piacevole, ma alla fine se serviva a scopare sua moglie... sticazzi.
Ormai ero pronto, Benoit leccava me e la moglie segandomi lento e delicato finché qualche goccia è uscita dalla mia cappella turgida e viola come una melanzana, Aileen si è finita di aprire l'accappatoio e si è impalata lentamente sul mio cazzo ( non che sia gigante ma lei si muoveva in maniera dolce e sensuale ) e, una volta arrivata in fondo ha iniziato una danza del ventre lenta e ritmata.
Mentre io non capivo più nulla e soffocavo tra le sue mammelle stringendo i suoi fianchi con tutte le mie forze la danza cominciò a farsi frenetica, Benoit tifava letteralmente affinché io durassi ancora qualche minuto mentre sentivo gli affondi che si procurava Aileen usando il mio cazzo ormai arrivato al limite come mai prima d'ora.
Lei era fradicia, la sua figa sbrodolava e si contraeva mentre parole incomprensibili in una lingua simile al francese uscivano dalle sue labbra, le sue tette erano ormai imprendibili per la mia bocca e continuavano a schiaffeggiare il mio viso, profonde unghiate erano ormai piantate sulle mie spalle e proprio a quel punto sono esploso con un orgasmo e un ruggito liberatorio. Benoit ha schizzato il culo di sua moglie e le mie gambe, ho sentito chiaramente il rumore della schizzata e il caldo rivolo di sborra colarmi addosso. Intanto Aileen... Aileen era meravigliosa lasciata agli ultimi movimenti sul mio uccello come un burattino senza fili, accasciata sul mio corpo calda e ansimante... odorava di sesso e di orgasmo oltre che di bagnoschiuma, è rimasta così per un tempo che mi sembrava infinito con il mio uccello dentro di lei che, piano piano, perdeva la sua erezione e lottava disperatamente per restare lì, in quel paradiso. Poco dopo ci siamo ricomposti e mi hanno congedato subito, Benoit aveva gradito il regalo ma adesso era il suo turno per giocare con Aileen e io porto con me questo splendido ricordo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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